Decreto legislativo Correttivo del D.lgs n. 50/2016 (Codice Appalti)

Decreto legislativo Correttivo del D.lgs n. 50/2016 (Codice Appalti)

Il testo del Correttivo Appalti sta per essere  pubblicato in Gazzetta ufficiale. Il Correttivo entra in vigore 15 giorni dopo la pubblicazione stessa. 

 Il 13 aprile il Consiglio dei Ministri aveva dato l’ok definitivo. L’iter parlamentare del decreto legislativo Correttivo del D.lgs n. 50/2016 si è dunque finalmente concluso. In particolare, è interessante l’introduzione dell’obbligo del riferimento al decreto parametri per calcolare i compensi dei professionisti: le tabelle di calcolo degli importi a base delle gare di progettazione dovranno essere utilizzate dalle stazioni appaltanti nella definizione dei compensi a base di gara.

Le novità principali introdotte dal Correttivo Codice Appalti sono: 1) Obbligo di parametri per i compensi dei progettisti: le stazioni appaltanti dovranno usare specifici parametri per calcolare i compensi dei professionisti; 2) Paletti meno rigidi per l’urbanizzazione; 3) Progetti: basta un nuovo ok per i pareri scaduti; 4) Incentivi per i servizi e i pagamenti ai tecnici della PA: ci saranno norme più stringenti per i pagamenti alle imprese dalla PA; 5) Gare “snelle” e più veloci per sbloccare i piccoli investimenti pubblici; 6) Qualificazione più leggera per le PA; 7) Non esiste più il collegio consultivo tecnico; 8) Più trasparenza: obbligo per le stazioni appaltanti di nominare il presidente di commissione tra esperti segnalati dall’autorità Anticorruzione.

Inoltre, è previsto l’obbligo di rendere sistemiche sin dalla fase del progetto di fattibilità e in ogni momento successivo le indagini relative al comportamento energetico dell’opera, in particolare il contenimento dei consumi energetici.

“Gli articoli da 21 a 27 contengono disposizioni in materia di pianificazione, programmazione e progettazione di un’opera pubblica. All’interno di questo corpo normativo ci si aspetterebbe una puntuale descrizione dell’iter realizzativo di un’opera pubblica che, partendo dalla programmazione che tenga conto della definizione delle esigenze, individuazione delle risorse necessarie, inserimento in un piano pluriennale di intervento, definisca i livelli della progettazione, l’individuazione delle figure preposte a svolgere i vari compiti, interne o esterne alla Pubblica Amministrazione, individui e stabilisca la migliore procedura di gara per l’affidamento delle opere, selezioni la migliore impresa realizzatrice e controlli e governi l’intero processo sino al collaudo dell’opera ed alla consegna della stessa per l’uso a cui è stata destinata.

Il tutto non è così chiaro e lineare e per molte parti ci si deve riferire a linee guida o decreti attuativi che definiscano nello specifico le azioni da compiere per la completa efficacia del Codice.